La schiuma della memoria

Qui si parla innanzitutto di un romanzo, uscito nel novembre del 2010 presso le edizioni Montag di Tolentino.
Il titolo è La schiuma della memoria e l'ho scritto io.
Poi si parla e si scrive di altre cose, di fotografie e di film, di libri letti e di teatro, di teatroterapia e di paesaggio. E di altro ancora. L'intenzione è comunque quella di raccordare la memoria con l'attualità per ritrovare il senso perduto degli eventi e per non dimenticare personaggi che con le loro vite hanno scritto pagine di storia non solo privata, ma anche collettiva. Molti di essi sono i miei riferimenti culturali e di valore. Il romanzo stesso dialoga con questi contenuti, in modo dinamico, in costante evoluzione, perché la memoria non è cristallizzazione ma è senso e significato. Mi piacerebbe che la lettura del blog desse anche il piacere della scoperta e di un punto di vista sul mondo spostato dalla norma, in qualche modo sorprendente. Buona lettura.

sabato 9 aprile 2011

Irma Bandiera

Ieri era l'8 aprile. Irma Bandiera era nata a Bologna l'8 aprile del 1915. Di famiglia bnestante, antifascista, era divenuta partigiana, col nome di Mimma, nella Settima Brigata Gap di Bologna. Staffetta, come molte altre donne. Non si parla spesso delle donne partigiane. Percorrevano sentieri impervi a piedi e strade notturne in bicicletta per consegnare i messaggi di collegamento fra una brigata e l'altra, erano indispensabili alla lotta partigiana. Irma è stata un'eroina, un colosso della guerra partigiana. Ricordiamocelo. Fu catturata dai fascisti e torturata per farle svelare i nomi dei compagni; lei, muta come un pesce. Prima di uccciderla la portarono davanti alla alla casa dei genitori, la sua casa d'infanzia, e le dissero: "Lì abitano i tuoi. Se non parli, non li vedrai più". Lei non aprì bocca. Venne torturata di nuovo e infine fucilata al Meloncello di Bologna il 14 agosto 1944. Il suo corpo fu esposto dai fascisti sulla strada adiacente alla sua abitazione per un intero giorno.
In suo onore, a fine estate del 1944, una formazioni di partigiani operanti a Bologna prese il nome Prima Brigata Garibaldi "Irma Bandiera". Le è stata atttribuita una sacrosanta Medaglia d'oro al valor militare, alla memoria. A Bologna, la strada che le è intitolata parte dall'Arco del Meloncello, nel luogo dove fu trucidata. La motivazione con la quale le è stata conferita la Medaglia d'oro al valor militare:  «Prima fra le donne bolognesi a impugnare le armi per la lotta nel nome della libertà, si batté sempre con leonino coraggio. Catturata in combattimento dalle SS tedesche, sottoposta a feroci torture, non disse una parola che potesse compromettere i compagni. Dopo essere stata accecata fu barbaramente trucidata e il corpo lasciato sulla pubblica via. Eroina purissima degna delle virtù delle italiche donne, fu faro luminoso di tutti i patrioti bolognesi nella guerra di liberazione.»
 

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